Sicurezza ed efficacia di un sistema intrauterino a rilascio di Levonorgestrel da 52 mg in donne con malattie cardiovascolari


Sono state esaminate la sicurezza e l'efficacia di un sistema intrauterino a rilascio di Levonorgestrel da 52 mg ( LNG-IUS ) e sono stati valutati i cambiamenti nei biomarcatori di infezione, anemia e condizioni cardiovascolari dopo l'inserimento di LNG-IUS in donne con malattie cardiovascolari.

Sono state seguite in maniera prospettica le donne con una malattia cardiovascolare in cui un LNG-IUS da 52 mg è stato inserito tra il 2009 e il 2015.

L'esito primario era la frequenza degli effetti collaterali cardiovascolari e ginecologici dovuti al LNG-IUS nell'anno successivo all'inserimento di LNG-IUS.
Gli esiti secondari erano i cambiamenti nella perdita di sangue mestruale e nei biomarcatori, ad esempio la conta dei leucociti e i livelli di proteina C-reattiva ( CRP ), emoglobina e peptide natriuretico cerebrale ( BNP ).
È stato anche valutato il tasso di continuazione a 24 mesi con LNG-IUS.

In totale 34 donne sono state seguite in modo prospettico, incluse due donne con ipertensione polmonare.

Non sono stati identificati effetti collaterali cardiovascolari durante il primo anno dopo l'inserimento di LNG-IUS, a parte un caso di lieve reazione vasovagale all'inserimento.

Né il numero di leucociti né il valore della proteina C-reattiva sono aumentati dopo l'inserimento di LNG-IUS.

La perdita di sangue mestruale è diminuita nella maggior parte dei soggetti e i livelli medi di emoglobina sono aumentati significativamente entro 1 anno dall'inserimento ( P minore di 0.001 e P=0.002 ).

Inoltre, i livelli di peptide natriuretico cerebrale tendevano a diminuire in corrispondenza all'incremento dell'emoglobina ( P=0.074 ).

Il tasso di continuità di LNG-IUS a 24 mesi è stato del 97%.

In conclusione, nessun evento cardiovascolare clinicamente significativo è stato identificato durante il primo anno dopo l'inserimento di LNG-IUS 52 mg tra le donne con malattia cardiovascolare.
LNG-IUS da 52 mg può avere effetti favorevoli specifici diminuendo il rischio di anemia sideropenica in queste donne. ( Xagena2018 )

Ueda Y et al, J Obstet Gynaecol Res 2018; Epub ahead of print

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